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La voce di un settore fondamentale nella filiera della ristorazione che fino a oggi è stato trascurato.

La voce di un settore fondamentale nella filiera della ristorazione che fino a oggi è stato trascurato.

La nascita di assoHoReCa

La nascita di assoHoreca – associazione di categoria che rappresenta produttori, importatori, distributori e rivenditori di attrezzature e accessori destinati al settore HoReCa – sorge dall’urgenza di dare voce a un settore chiave del canale HoReCa. Comprende oltre 1000 aziende con un fatturato totale che supera i 4 miliardi di Euro. Inoltre occupa oltre 15.000 addetti. “Si tratta di un’associazione appena nata che comprende già tante aziende – afferma Luigi Fasoli, presidente di assoHoreca. Il lavoro è partito a inizio novembre e comprende già realtà importanti a livello nazionale e internazionale”.

Unione di intenti per far valere i propri diritti

“Considerato che siamo un settore totalmente dimenticato e sconosciuto a livello istituzionale abbiamo deciso di attivarci con un’associazione che potesse creare attenzione sul nostro mondo, che è sottostimato. Senza attrezzature infatti non è possibile procedere con tutto il resto del settore della ristorazione. Un mondo molto importante, con molti addetti, che muove tanti soldi e che contribuisce in maniera considerevole alla contribuzione statale. In questo senso, se la controparte volesse, potremmo intavolare dei dialoghi estremamente produttivi con il ministero dello sviluppo economico. Il nostro obiettivo è tutelare e rilanciare il settore della ristorazione, permettere alle aziende di riprendere la propria attività. Gennaio e febbraio 2021 hanno comportato in media una perdita del 50% rispetto a gennaio e febbraio 2020. Se non si viene sostenuti in maniera adeguata, quando scadrà il termine del blocco dei licenziamenti, le aziende si troveranno costrette a licenziare. Se invece c’è un sostegno al settore, si mantiene l’occupazione e c’è un rilancio importante”.

Tanti associati, un’unica grande voce

“Partiamo già con 61 associati, ma contiamo di crescere in tempi abbastanza brevi – continua Luigi Fasoli. Siamo molto trasversali: comprendiamo chi produce, chi fa produrre e chi distribuisce. Andiamo a prendere la totalità della nostra filiera che è fondamentale tanto quanto quella del food. Ad esempio, senza padella non si può cucinare. Senza planetaria non si può impastare, e così via. Il punto fondamentale da cui partire è l’assegnazione da parte dell’Istat di un codice ATECO, senza il quale il settore viene totalmente dimenticato dalle istituzioni quando c’è bisogno di un sostegno. Ma non ci fermiamo qui. Diamo infatti una serie di servizi agli associati. La consulenza legale, l’assistenza di uno specialista di marchi e brevetti che ci segue, consulenza fiscale, consulenza a livello di bandi per accedere a fondi per la partecipazione a fiere o per ricerca e sviluppo. È prevista anche una consulenza tecnica: contratto alimentare, richiesta di certificazioni, ad esempio. In aggiunta una serie di convenzioni per tutti i nostri associati. Una collaborazione che non porta solo benefici morali, ma che permette all’imprenditore di avere anche un suo tornaconto, che giustifica il pagamento di una quota associativa.

La nascita di assoHoReCa e i suoi obiettivi

“La meta a lungo termine è senz’altro quella di racchiudere a 360 gradi tutta la filiera delle forniture alberghiere. L’obiettivo primario rimane quello dell’assegnazione del codice ATECO. Per tutti gli altri punti ci stiamo già muovendo. Ad esempio abbiamo in programma di intavolare una serie di confronti con tutti gli enti che gravitano attorno al nostro settore. Di primaria importanza un dialogo con le istituzioni per salvaguardare la filiera HoReCa, ma anche con le fiere di settore nazionali e internazionali. Alle aziende offriamo anche una comunicazione continua – tramite newsletter – di aggiornamenti tecnico-normativi e di agevolazioni fiscali. Verrà redatto anche un codice etico di base per regolamentare l’accesso all’associazione e consentire di identificare un’azienda associata come azienda di qualità” – conclude il presidente Fasoli.